Le forze governative egiziane hanno messo a segno un duro colpo alla Fratellanza. Questa mattina è stato arrestato il leader dei Fratelli Musulmani, Mohamed Badie. L’arresto è avvenuto al Cairo nel corso di un blitz a Rabaa, sul viale Tayaran. Gli uomini dell’esercito hanno catturato il leader senza spargimento di sangue e le sue condizioni sono parse buone. Il leader della Fratellanza è stato, infatti, ripreso subito dopo il blitz dalla televisione di Stato con accanto due uomini armati. Nel corso dell’operazione le forze governative hanno arrestato anche il portavoce della Fratellanza.
Si tratta di Youssef Talaat che fino a questo momento era stato la voce dei musulmani pro Morsi. La Fratellanza ha subito reagito ai due arresti nominando subito i sostituti degli arrestati e minimizzando le perdite. A parlare è stato subito il nuovo portavoce, Ahmed Aref. «Badie è solo uno dei membri della Fratellanza musulmana, la confraternita che è nel cuore di tutti gli egiziani che rifiutano il golpe militare» ha dichiarato il nuovo portavoce a caldo. A meno di un’ora dall’arresto, infatti, i musulmani avevano già sostituito la propria guida designando Mahmud Ezzat come guida provvisoria della confraternità.
Intanto la giornata di ieri ha fatto segnare un bilancio di sessanta vittime. In un blitz organizzato dalla fratellanza sono stati uccisi venticinque poliziotti a bordo di due minibus che li riportavano a casa a fine turno. Gli agenti sono stati fatti scendere dai bus legati e poi giustiziati. Intanto mancano poche ore alla scarcerazione dell’ex presidente Hosni Mubarak. Scaduto il termine di diciotto mesi per la carcerazione preventiva e l’ex rais tornerà in libertà in attesa che si concludano i processi che lo vedono imputato.