Furto a casa del pm antimafia Maresca. Indaga sui Casalesi


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Il magistrato antimafia Catello Maresca

A prima vista potrebbe sembrare un furto estivo a casa di una famiglia benestante. Potrebbe, se solo la vittima del furto non fosse Catello Maresca, sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Il magistrato fa parte del pool che si occupa del pericolosissimo clan dei Casalesi attivi in tutto il territorio nazionale. Era il magistrato che ha coordinato, insieme all’attuale procuratore capo di Reggio Calabria, Federico Cafiero De Raho, le indagini per la cattura del superlatitante del clan di Casal di Principe, Michele Zagaria.

Da quell’esperienza investigativa ha anche scritto un libro che racconta l’intera vicenda fino all’arresto ne “L’ultimo bunker”, questo il titolo del volume, di Casapesenna, roccaforte del boss. Da quel momento sono partite ai danni del magistrato una serie di minacce di morte che fanno temere ancora tuttora per la sua sicurezza. Costantemente sorvegliato dalla scorta, si è conquistato sul campo il titolo di nemico giurato dell’organizzazione. Per questi motivi il furto all’interno della sua abitazione di Portici, probabilmente messo a segno nei giorni scorsi, non è un furto come tutti gli altri. A preoccupare anche la modalità del furto ma soprattutto la refurtiva.

Insieme ai preziosi della famiglia presenti nell’appartamento, sono state portate via anche delle foto che ritraevano il magistrato con la famiglia. Una circostanza strana che nel gergo intimidatorio delle cosche può avere diversi significati, nessuno dei quali rassicuranti. Sull’accaduto indagano gli agenti del commissariato di Ercolano e Portici allertati dal magistrato. I colleghi della Scientifica hanno effettuato tutti i rilievi a caccia di impronte di pregiudicati già noti. Le indagini puntano in tutte le direzioni possibili.