Tutti i timori dei cittadini di Giugliano si sono dimostrati fondati. Come promesso in una dichiarazione pubblica dall’assessore all’Ambiente della Regione Campania, Giovanni Romano, il bando per la realizzazione dell’inceneritore a Giugliano, in provincia di Napoli, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Esattamente dieci giorni fa era circolata la voce della pubblicazione del bando proprio dopo dieci giorni e la Regione ha mantenuto le nefaste aspettative. A partire da oggi le ditte potranno partecipare alla gara il cui esito verrà reso noto in autunno. Una volta assegnato l’appalto la costruzione dell’inceneritore sarà realtà.
Nei piani della Regione Campania l’inceneritore deve bruciare le migliaia di ecoballe presenti in Campania. Una grossa parte delle stesse è custodita proprio nel sito di Taverna del Re a Giugliano, devastando da anni quel territorio. Con l’ufficializzazione della realizzazione dell’inceneritore si scrive un’ulteriore pagina del biocidio in atto da anni nella striscia di terra tra Napoli e Caserta e più in generale dell’intera provincia napoletana e casertana. L’inceneritore dovrebbe essere costruito nella zona industriale di Giugliano. Secondo la Regione Campania l’inceneritore rappresenterebbe la soluzione al problema ecoballe per il quale è stata sanzionata dall’Unione Europea.
Completamente diverso l’avviso della rete dei comitati cittadini che denunciano la pericolosità rappresentata dalla costruzione dell’impianto e la sua capacità inquinante. Oltre a questo va calcolato il reale contenuto delle ecoballe che di “eco” hanno ben poco e che non possono essere bruciate nell’impianto a rischio proprio della salute pubblica. Da diversi giorni sono già partite le proteste dei cittadini che al momento hanno ricevuto solo risposte evasive dal commissario prefettizio che governa la città commissariata. Di sicuro, con l’ufficializzazione, il livello dello scontro si alzerà.