L’avvocato di Berlusconi: «Chiederà la grazia», ma poi smentisce


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avvocati Berlusconi
Piero Longo e Niccolò Ghedini

Il dibattito sulla possibilità della concessione della grazia a Silvio Berlusconi da parte del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si arricchisce con un piccolo giallo. Si tratta della dichiarazione fatta da uno degli avvocati storici di Silvio Berlusconi e deputato Pdl, Piero Longo. Il penalista, che segue tutti i processi del leader del Pdl, in un’intervista rilasciata questa mattina a Radio Capital ha prima annunciato che Berlusconi prima o poi richiederà la grazia per poi affrettarsi a smentire verso ora di pranzo.

La sua dichiarazione, registrata e diffusa successivamente online, era chiara: «Credo che prima o o poi verrà richiesta, ma non posso ancora sciogliere la riserva». La domanda sulla grazia era molto chiara ed era l’argomento dell’intervista eppure dopo qualche ora Longo si è precipitato a smentire le sue stesse parole. Parole che probabilmente sono state ritenute affrettate dallo stato maggiore dei berlusconiani che non vogliono sbilanciarsi. Chiedere la grazia significherebbe riconoscere la colpevolezza di Silvio Berlusconi, cosa che il leader al momento non vuole assolutamente.

L’altro avvocato che ha discusso la posizione di Berlusconi in Cassazione, Franco Coppi, in un’intervista al Corriere della Sera ha invece commentato la nota di Napolitano come un’apertura alla lunga procedura che potrebbe portare alla grazia dell’ex premier anche se si tratta solo di una delle possibilità sul campo valutate dai legali. Dal canto suo tutto il Pdl continua a stringersi intorno al suo leader commentando la nota di Napolitano come un atto di riconoscimento della leadership di Berlusconi nel più importante partito del centrodestra. Berlusconi invece non ha espresso alcun commento tenendo lo stretto riserbo sulle sue prossime mosse.