Egitto, al via lo sgombero. Strage di civili, almeno 40 morti


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La piazza occupata dai musulmani

E’ iniziato questa mattina lo sgombero delle piazze del Cairo occupate dai sostenitori dell’ex presidente dell’Egitto Mohammed Morsi da parte delle forze di sicurezza. Discordanti le fonti sugli effetti dello sgombero anche se è chiaro che si tratta di un vero e proprio bagno di sangue come temuto dalla comunità internazionale. L’agenzia di stampa France Press ha contato quarantatré morti in un obitorio di fortuna creato proprio a piazza Rabaa al-Adawiya. Le cifre fornite sia dai Fratelli Musulmani che dal Ministero della Salute sono esageratamente discordanti ed al momento non è possibile tracciare un bilancio.

Secondo la Fratellanza Musulmana sono oltre duecento i morti e almeno ottomila i feriti, una vera e propria carneficina. Cifre completamente opposte, quelle fornite dal Ministero della Salute che parla solamente di sei vittime e ventisei feriti finora di cui tre appartenenti alle forze di sicurezza. L’emittente del Qatar, Al Jazeera parla invece di 125 morti e da più parti diversi giornalisti raccontano di aver visto cadaveri. Sicura la presenza sui tetti, nel corso dello sgombero, di cecchini che sparavano sulla folla come testimoniato da diverse immagini televisive.

Anche in questo caso è scontro tra le due fazioni. Secondo i Fratelli Musulmani si tratta di soldati piazzati dalle forze governative. La versione del governo è invece completamente opposta accusando addirittura la fratellanza di aver utilizzato questi cecchini per aizzare la folla a ribellarsi contro un governo che spara su civili inermi. Intanto nelle zone circostanti all’epicentro degli sgomberi, le due principali piazze occupate dai musulmani, si è scatenata una vera e propria caccia all’uomo da parte dell’esercito alla ricerca dei leader della fratellanza a capo delle proteste di piazza.