Omicidio Yara Gambirasio, archiviata la posizione di Fikri


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La tredicenne Yara Gambirasio

Esce completamente dall’inchiesta per l’omicidio di Yara Gambirasio, il marocchino Mohammed Fikri. Unico indagato per il delitto di Brembate Sopra, la posizione di Fikri è stata definitivamente archiviata dal gip del tribunale di Bergamo, Patrizia Ingrasci. L’archiviazione è avvenuta questa mattina per colui che era indagato prima come autore materiale dell’omicidio e poi per favoreggiamento. Resta così senza alcuno spunto investigativo l’omicidio della tredicenne prima rapita e poi ritrovata morta. La piccola scomparve il 26 novembre del 2010.

Da quel giorno cominciarono le ricerche senza sosta partendo dalla palestra che la giovane frequentava. Dopo mesi di febbrili ricerche, il suo corpo venne ritrovato il 26 febbraio successivo a Chignolo d’Isola. Il primo ad essere accusato del delitto fu proprio Mohammed Fikri. L’uomo era a lavoro la notte del giorno della sparizione della giovane in un cantiere di Mapello vicino proprio a dove la minorenne era sparita. Il suo telefono venne messo sotto controllo e venne intercettata una conversazione in cui i periti ascoltarono la parola “uccidere”.

Scattò subito l’arresto per omicidio volontario. Successivamente però un incidente probatorio riuscì a dimostrare che c’era stato un errore di traduzione e la parola detta non era “uccidere”. Così la sua posizione venne archiviata per ciò che riguardava l’omicidio volontario ma ne rimase in piedi un’altra, quella per favoreggiamento. Accusa che è caduta questa mattina con la definitiva archiviazione del fascicolo. Un’archiviazione chiesta dalla stessa procura di Bergamo lo scorso giugno e accolta definitivamente questa mattina. Rimane così avvolto nel mistero il delitto della tredicenne che sconvolse l’opinione pubblica nazionale.