Tutti egiziani i sei migranti morti in mare a Catania. Lutto cittadino il 14 agosto


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I corpi dei migranti sulla spiaggia

Ancora una volta, l’ennesima. Il Mediterraneo somiglia sempre più ad un cimitero e ieri ancora una volta le coste italiane sono state teatro di morti innocenti. Ad accogliere i cadaveri di migranti è stata la spiaggia di Catania all’alba. Sei in tutto, tra cui anche un ragazzo minorenne che avrebbe compiuto diciotto anni il prossimo 25 agosto. Gli altri erano comunque tutti giovanissimi di età non superiore ai ventisette anni, tutti di nazionalità egiziana. I migranti erano a bordo di un peschereccio che si è arenato a quindici metri dalla riva. Le condizioni del barcone erano pessime e i migranti non appena hanno visto l’imbarcazione in difficoltà si sono lanciati tutti i mare.

I sei giovani che non ce l’hanno fatto probabilmente non sapevano nuotare e i pochi metri che li dividevano dalla riva sono risultati fatali. I cadaveri delle vittime sono stati ritrovati sulla spiaggia catanese la Playa. La procura di Catania ha evitato l’autopsia e ha disposto solo l’ispezione dei corpi e poi la successiva identificazione per provare a rintracciare le famiglie delle vittime. Intanto il sindaco di Catania, Enzo Bianco, ha dichiarato il lutto cittadino per il prossimo mercoledì 14. Tutte le attività pubbliche saranno sospese e le bandiere comunali saranno issate a mezz’asta in segno di cordoglio per l’ennesima tragedia del mare.

Nel caso in cui non sarà possibile rintracciare le famiglie delle vittime, sarà la stessa amministrazione comunale ad occuparsi dei funerali. Messaggi di cordoglio sono arrivati da diversi esponenti politici come Nichi Vendola e la presidente della Camera, Laura Boldrini, mentre il ministro per l’Integrazione, Cecile Kyenge, ha definito lo sbarco di migranti in Italia «una tragedia umanitaria di cui deve occuparsi tutta l’Europa».