Bossi: «Kyenge ha rotto e per fortuna al Nord si fanno ancora le armi»


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Lega Nord
Umberto Bossi della Lega Nord

E’ ancora scontro aperto tra la Lega Nord e il ministro dell’Integrazione, Cecile Kyenge. Ad entrare a piedi uniti nella polemica è stato l’ex leader della Lega, Umberto Bossi che non ha lesinato insulti alla titolare del dicastero. «Dicono che è la solita lega razzista, in realtà è tutto il Paese che ne ha pieni i coglioni del ministro Kyenge». Così il “senatur” è intervenuto nella diatriba tra leghisti e il ministro. Lo ha fatto in perfetto stile leghista continuando a delegittimare il medico di origini congolesi con insulti e frasi ad effetto per la base.

Nel comizio di Arcore, l’ex leader si è espresso con parole forti per aizzare la folla e provare a recuperare qualche voto da una base che sembra essersi allontanata alle ultime edizioni. Con la possibilità di nuove elezioni i leghisti tentano di serrare le fila dando vita ad un vero e proprio tour elettorale che tocca diverse cittadine del nord Italia. In un’altra tappa del suo tour, Bossi ha abbandonato per un attimo l’odiato ministro per alzare maggiormente il tiro e parlare dell’attuale situazione sociale in Italia.

«Per fortuna che in Valtrompia ancora si producono le armi, un giorno serviranno». L’ennesima dichiarazione ad effetto Bossi l’ha fatta qualche ora più tardi in un altro incontro con la base a Sarezzo, in provincia di Brescia. L’oggetto del contendere in questo caso era l’abolizione delle province a cui sembra alcuni leghisti accorsi al comizio erano contro. Secondo Bossi il provvedimento annullerebbe le identità territoriali e in risposta alle scelte dell’ultimo esecutivo non ha trovato battuta migliore di: «in Valtrompia però per fortuna ci sono ancora le armi».