Il decreto “svuota carceri” passa al Senato. Proteste della Lega


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Il ministro Anna Maria Cancellieri

Il decreto sull’esecuzione della pena soprannominato “svuota carceri” è stato approvato dal Senato diventando esecutivo. Sono stati 195 i voti a favore e 56 quelli contro con una forte opposizione manifestata dalla Lega Nord e dal Movimento Cinque Stelle. In particolare i leghisti hanno manifestando la loro contrarietà anche con gesti plateali in aula come mostrare uno striscione rivolto al governo e dei cartellini rossi accompagnati da tanto di fischietti. Gesti che sono piaciuti poco ai commessi dell’aula di Palazzo Madama che hanno intimato loro di smettere su ordine del presidente.

A guidare la fronda contro il decreto fortemente voluto dal ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, è stato il segretario della Lega Nord, Roberto Maroni che ha annunciato «qualcosa di più di un Vietnam o dell’Afghanistan contro chi vuole un’amnistia». Diversa la reazione del Partito Democratico tra le cui fila in molti si sono schierati a favore plaudendo alle modifiche apportate dal Parlamento. Nonostante i 130 emendamenti presentati dalle opposizioni, Lega e M5S in particolare, il decreto è stato approvato così come uscito dalla commissione Giustizia. Erano due i reati a preoccupare diversi parlamentari che rientravano nel tetto dei cinque anni posto dal decreto: il finanziamento illecito ai partiti e lo stalking.

Per il primo è stata approvata una specifica variazione al testo mentre per il secondo la pena massima è stata aumentata a cinque anni. In linea di massima, infatti, il decreto elimina la carcerazione preventiva per i reati che abbiano pena massima di cinque anni. Diverse poi sono le varianti nell’applicazione della custodia cautelare. Come quella che prevede la sospensione dell’esecuzione della pena per l’espiazione di residui di pena di tre anni, quattro per le donne incinte e malati gravi e sei per i reati legati alla tossicodipendenza. Favorito inoltre la possibilità di lavoro volontario e socialmente utile dei detenuti.