Femminicidio, via libera al decreto legge. Pene più severe per i violenti


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Il premier Enrico Letta

Via libera del consiglio dei Ministri al decreto legge contro il femminicidio. Un pacchetto di leggi atte a contrastare tutte le fattispecie di reato che minano la tranquillità e l’incolumità delle donne in Italia. «Un decreto legge agile, solo 12 articoli. Avevamo promesso intervento duro a contrasto tutto ciò che va sotto nome femminicidio, la promessa ora è mantenuta. Il cuore del decreto è questo, vogliamo dare un segno fortissimo di cambiamento radicale sul tema, un chiarissimo segnale di lotta senza quartiere» Così ha commentato il decreto il premier Enrico Letta che ha ricevuto un appoggio trasversale nella sua maggioranza nel dare il via libera al provvedimento.

Diverse le novità introdotte dal decreto che punta a scoraggiare atti di violenza. Per prima cosa è stato introdotto l’arresto per lo stalking in caso di flagranza di reato. Coloro che verranno sorpresi a fare violenza sui familiari o sulle donne verranno arrestati d’ufficio. Altro elemento fondamentale è l’irrevocabilità della querela presentata dalla vittima. In molti casi, oltre alla violenza subita e denunciata, la vittima è costretta con altre violenze o pressioni psicologiche a ritrattare dal suo aguzzino. Questo non potrà più accadere con l’introduzione della querela irrevocabile.

Altro elemento innovativo è la possibilità per le forze dell’ordine di allontanare dall’abitazione coloro che si sono resi autori o che comunque sono sospettati di aver usato violenza contro i propri familiari. Infine, uno strumento di tutela per le donne straniere e talvolta irregolari in Italia soggette ad ogni tipo di sofferenza e pressione psicologica. Nel momento in cui denunceranno le violenze a loro verrà riconosciuto il permesso di soggiorno in modo da poter essere tutelate e sventare tratte e violenze su esseri umani. Soddisfatti anche i ministri dell’Interno, Angelino Alfano, e della Giustizia, Anna Maria Cancellieri.