Uomo curava tigri dopo la chiusura del parco. Morto sbranato


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gabbia
una tigre in gabbia

Si stava occupando di loro con l’aiuto della moglie, dopo la chiusura del parco che le ospitava. Nonostante l’anziana età le sfamavano tutte non badando a rischi e spese. Oggi però in tre lo hanno aggredito e non c’è stato nulla da fare per salvarlo. E’ la storia di Mauro Lagiard, un 72enne ucciso oggi da tre tigri che custodiva insieme ad altri felini. L’anziano è stato azzannato da tre dei dieci felini di sua proprietà mentre distribuiva loro il cibo. Un’attività che faceva nonostante l’anziana età tutti i giorni da quando aveva chiuso il parco che ospitava gli animali. La moglie è rimasta a combattere con le tigri per un’ora prima di riuscire a farle rientrare in gabbia.

Si tratta del parco nei pressi di Pinerolo, in provincia di Torino, chiuso al pubblico ma dove l’uomo custodiva e accudiva ancora le tigri e un leopardo. Mentre distribuiva il cibo come tutti i giorni è stato assalito da tre dei suoi felini e uno l’ha azzannato mortalmente. La tigre che l’ha ucciso, chiamata Samir, l’aveva già aggredito un anno fa non provocandogli però gravi ferite. Anche la moglie, Carla Agosteo, che lo aiutava a curare gli animali, era stata aggredita dai felini in passato. Questa volta l’aggressione è stata letale verificandosi quello che le associazioni animaliste che si erano occupate del caso si auguravano non succedesse mai.

Le tigri prima di essere trasferite nel parco, erano custodite dalla coppia all’interno del giardino della propria abitazione. Poi vennero trasferite nello spazio di proprietà di Giorgio Martinat che però si era sempre opposto all’occupazione del suo terreno da parte degli animali. Così di concerto con le autorità locali si stava da tempo cercando un’altra sistemazione per i felini. Posto che era stato trovato nel parco safari di Murazzano, in provincia di Cuneo, e mancavano solo gli ultimi adempimenti prima che gli animali fossero trasferiti lì.