Morsi non si arrende e invita i suoi al martirio. Egitto vicino alla guerra civile


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Mohammed Morsi, presidente Egitto

Non vuole lasciare il presidente egiziano Mohammed Morsi che ha rigettato l’ultimatum posto dall’opposizione a dimettersi entro oggi. Il leader dei Fratelli Musulmani ha spedito al mittente la richiesta di dimissioni ed ha addirittura rilanciato. Sentendo sfuggire il potere ha raccolto intorno a sé tutti i suoi sostenitori per invitarli a fare l’ultimo sforzo. Ha invitato i Fratelli Musulmani al martirio per evitare che prendano il potere l’opposizione o l’esercito. Di fatto un invito alla guerra civile che vedrebbe contrapposte da una parte i sostenitori del suo partito dall’altra tutti i manifestanti di questi giorni.

Sarebbe uno scontro che aggraverebbe il già duro bilancio di vittime registrate dall’inizio delle proteste. Sul fronte governativo intanto la situazione continua a peggiorare. Continua infatti a perdere pezzi l’esecutivo da cui si è dimesso il premier Hisham Qandil ha messo a disposizione il suo mandato nella mani del presidente. Non solo lui ma anche il ministro degli Esteri, Kamel Amr ha lasciato l’esecutivo e insieme a lui anche alcuni portavoce ufficiali come quelli presidenziali, Omar Amer e Ihab Fahmi, oltre al portavoce del consiglio dei ministri, Alaa al Hadidi.

Fonti interne parlano addirittura di un colloquio del presidente Morsi con il presidente america Obama. Di fatto Morsi è sempre più solo e barricato nel palazzo presidenziale fuori dal quale non accenna a diminuire l’afflusso di migliaia di persone che non fa altro che attendere l’annuncio delle sue dimissioni. Il Fronte intanto, ha affidato ad el-Baradei, premio Nobel 2005 per la Pace e già coordinatore del Fronte di Salvezza Nazionale, il compito di rappresentare le richieste del popolo egiziano come unico portavoce.