Che i film di animazione avessero grande successo, soprattutto quando sono sequel di altrettante fortunate pellicole, era cosa risaputa. Che distanziassero in scioltezza pellicole come L’Uomo d’Acciaio e World War Z forse un po’ meno. Ma è quello che sta succedendo nel mondo.
Monster University, il prequel di Monster & Co. ad esempio negli Usa ha esordito al primo posto due settimane fa e ha mantenuto la stessa posizione anche il weekend appena trascorso, con un incasso totale che in soli 10 giorni dovrebbe arrivare a oltre 170 milioni di dollari. In Italia la pellicola arriverà solo il 21 agosto, ma in un periodo in cui già altri film d’animazione come L’Era glaciale 4, o Madagascar 3 hanno fatto grandi numeri.
Cattivissimo me 2, invece, arrivato questo weekend in diversi paesi del nostro continente, tra cui il Regno Unito, ha incassato quasi 50 milioni di dollari, superando ogni aspettativa. La nuova avventura del malvagio Gru e dei suoi simpatici assistenti, i Minion, arriverà nelle nostre sale solo ad ottobre, ma il prossimo weekend farà il suo esordio negli States e sarà veramente interessante vedere come si comporterà vista l’uscita contemporanea di The Lone Ranger, film con Johnny Deep costato circa 250 milioni di dollari, che rimette insieme il gruppo artefice de I Pirati dei Caraibi. Se ad arrestare la corsa al botteghino di quest’ultimo dovessero essere proprio due film d’animazione, la cosa non toccherebbe solo la casa di produzione, ma forzerebbe ancora maggiormente la riflessione sulla realizzazione di determinate pellicole con budget così elevati.
La butto là. Che il futuro sia la digitalizzazione degli attori come ipotizzato in The Congress di Ari Folman? Si tratta ovviamente di una provocazione, ma esperimenti sono già stati fatti come ad esempio con Tom Hanks o Jim Carrey. Voi che ne pensate?