Scomparsa della piccola Denise Pipitone, assolta la sorellastra


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La piccola Denise Pipitone

Non c’è ancora un colpevole per il sequestro della piccola Denise Pipitone rapita a Mazara del Vallo in provincia di Trapani nel 2004 e mai ritrovata. Nel processo che vedeva imputata la sorellastra, da parte del padre, della piccola, il tribunale di Marsala ha assolto colei che la pubblica accusa voleva come l’autrice del rapimento della piccola. Si tratta di Jessica Pulizzi, accusata di sequestro di persona ma assolta con formula piena dai magistrati di Marsala. Secondo il tribunale non ci sono prove che la sorellastra della piccola abbia partecipato al rapimento della piccola ed è quindi caduta l’accusa di sequestro di persona.

Accusa per la quale la procura aveva chiesto una condanna a quindici anni di carcere. Una pena durissima su cui non sono stati d’accordo i magistrati del trio giudicante che hanno invece condannato l’altro imputato in questo procedimento. Si tratta del fidanzato della Pulizzi, Gaspare Ghaleb, accusato di false dichiarazioni ai pm. Ai suoi danni il tribunale ha inflitto una condanna a due anni di reclusione scegliendo comunque una pena meno grave rispetto alle richieste dell’accusa. La procura aveva, infatti, invocato ai suoi danni una condanna a cinque anni e quattro mesi di carcere.

Diversamente ha ritenuto il tribunale secondo cui, allo stato non ci sono ancora colpevoli per il rapimento della piccola scomparsa a Mazara il 1 settembre 2004. Duro il commento alla sentenza del padre della piccola Denise, nonché della principale imputata, fermamente convinto della colpevolezza della figlia. «Non c’è giustizia» ha commentato semplicemente il genitore della piccola a cui ha fatto eco la madre Piera che ha commentato: «è stato come un altro sequestro».