Doppio gioco è il nuovo film di James Marsh qui alla sua terza prova sul grande schermo, dopo Red Riding 1980 del 2009 e The King del 2005, anche se in realtà è con il genere documentaristico che il regista ha espresso le sue più grandi capacità, vincendo anche un Oscar con Man on Wire – Un uomo tra le Torri, incentrato sulla figura di Philippe Petit che nel 1974 camminò su un filo tra le Torri Gemelle.
Doppio Gioco (titolo italiano che sintetizza la storia ma non calza a pennello come quello originale Shadow Dancer), è un thriller con protagonisti Clive Owen, Andrea Riseborough e Gillian Anderson, ambientato in una Belfast degli anni novanta e incentrato sugli scontri tra il MI5, agenzia per la sicurezza e il controspionaggio del Regno Unito, e l’IRA.
Protagonista della storia è Colette, attivista dell’organizzazione che dopo essere stata arrestata in seguito ad un attentato sventato, sceglierà per amore del piccolo figlio, di scendere a patti con i servizi segreti che le propongono come unica alternativa a 25 anni di galera, di diventare una loro infiltrata. Il problema più grande però è che la donna dovrà spiare proprio la sua famiglia, tradendo le persone a lei più care e gli ideali con cui è cresciuta.
Ed è forse questo l’elemento più intenso di questo film che non avvince nè sul versante Spy-story nè su quello di denuncia, nonostante il regista, abile proprio in questo, cerchi di fondere ricostruzioni storiche e documentarismo nella pellicola. Messi sullo sfondo questi due aspetti e approfondito meglio il discorso umano della protagonista potremmo trovarci dinanzi un’altra pellicola. E invece non solo la sceneggiatura latita nei momenti che contano (anche il finale interessante non è però supportato da una narrazione precedente) ma anche il cast, soprattutto nella persona della protagonista Andrea Riseborough, sembra decisamente sottotono.
Doppio Gioco arriva nelle nostre sale giovedì 27 giugno.
Il trailer lo trovate qui.