Grillo: «I giornalisti infestano il Parlamento. Vanno tenuti fuori»


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Beppe Grillo, leader M5s

Ancora un’invettiva, l’ennesima, di Beppe Grillo contro i giornalisti italiani. A finire stavolta nel mirino del leader del Movimento Cinque Stelle sono i giornalisti parlamentari. In un post sul suo blog, il comico genovese ha criticato l’atteggiamento “gossipparo” di alcuni giornalisti parlamentari. Secondo il comico, i cronisti parlamentari «infestano le Camere e andrebbero tenuti fuori da Montecitorio e Palazzo Madama e disciplinati in appositi spazi all’esterno». Il post dal titolo “Taci il giornalista ti ascolta” critica l’atteggiamento di alcuni cronisti a caccia «della parola sbagliata, del titolo scandalistico, del sussurro captato dietro a una porta chiusa».

Un atteggiamento che il leader cinque stelle definisce chiaramente da «pennivendoli e gossippari» accusati anche di frequentare abusivamente le stanze del parlamento a volte senza segni di riconoscimento. Sempre a caccia di gossip, i cronisti, secondo il comico, tentano anche di confondersi con i parlamentari nel tentativo di far confidare qualcuno di loro convinto di parlare con un collega e poi spiattellare una conversazione privata il giorno dopo sulle pagine dei giornali. «Il Parlamento è il luogo più sacro, di una sacralità profana, della Repubblica Italiana, ma è sconsacrato ogni secondo, ogni minuto da folle di gossipari e pennivendoli» ha continuato il comico.

Grillo ha inoltre criticato anche l’atteggiamento troppo aggressivo di alcuni cronisti che braccano i deputati non solo all’uscita delle Camere ma anche nei bagni delle stesse. Da qui l’unica soluzione per Grillo è o tenere fuori i giornalisti dalle Camere in spazi all’esterno a loro assegnati, o mantenere il silenzio. Dichiarazioni che hanno fatto irruzione proprio nel corso di una conferenza stampa di tre deputati cinque stelle provocando subito le reazioni dei cronisti in sala. I tre, Laura Castelli, Carla Ruocco e Mattia Fantinati, si sono difesi dicendo di subire un “oscurantismo” da parte dei giornali rispetto alle proposte che quotidianamente portano in Parlamento.