Attentato a Palazzo Chigi, Giangrande sta meglio


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carabiniere
Il brigadiere Giuseppe Giangrande

Sarà una lunga degenza ma continuano a migliorare le condizioni del brigadiere Giuseppe Giangrande colpito dai colpi d’arma da fuoco esplosi all’esterno di Palazzo Chigi il giorno del giuramento del nuovo esecutivo. Il carabiniere sta meglio e le sue condizioni sono in costante miglioramento nonostante la prognosi resti comunque molto grave e la degenza sarà ancora lunga. Secondo i medici i tempi di recupero stimati per il militare vanno dai quattro ai sei mesi. Nel corso di questo periodo dovrà sottoporsi ad una continua terapia riabilitativa che crescerà di intensità col tempo.

Dal ricovero del 7 maggio, il militare è riuscito, secondo i medici, la fase più critica della degenza per il danno midollare subito per effetto degli spari. In un comunicato il direttore sanitario di Montecatone, Roberto Pederzini, ha reso noto che il brigadiere ha «superato la fase critica, respira autonomamente e si alimenta per bocca, è portatore di cannula tracheale, ma è in grado di comunicare verbalmente. Le sue condizioni considerate stabili». Un bollettino confortante nonostante la gravità della situazione. Ormai da due settimane Giangrande è stato trasferito nell’Unità Spinale dell’Ospedale di Imola.

Il direttore sanitario ha inoltre parlato della successiva fase della terapia riabilitativa a cui dovrà sottoporsi il militare. Il brigadiere dovrà sottoporsi ad esercizi riabilitativi utilizzando le palestre del reparto. Accanto alla parte motoria, il paziente dovrà sottoporsi anche ad un recupero di tipo psicologico che verrà adottato anche con i familiari. Tutta la terapia comunque sarà decisa con il paziente in base alle sue esigenze. La degenza sarà comunque ancora molto lunga ma le speranze di un recupero completo di tutte le funzioni sono più che giustificate.