Confederations Cup, esercito a difesa di Italia-Brasile


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presidente Brasile
Dilma Rousseff, presidente del Brasile

A pochi minuti dall’inizio della partita Brasile – Italia, valevole per la Confederations Cup, il governo brasiliano ha schierato l’esercito a difesa dello svolgimento dell’incontro. Il presidente Dilma Rousseff ha predisposto l’utilizzo degli uomini delle forze speciali per garantire la sicurezza delle squadre impegnate nella partita a Salvador. I militari stanno affiancando gli uomini della polizia che hanno letteralmente cinto d’assedio la zona che ospita lo stadio. Il clima è tutt’altro che disteso e di festa come dovrebbe essere per la partita più importante della competizione che vede in campo due squadre che schierano nove titoli mondiali.

Agenti e militari sono schierati a difesa dell’Arena Fonte Nova, lo stadio di El Salvador, da diverse. Secondo il protocollo stabilito dal governo i militari sono lì da sei ore e rimarranno anche due ore dopo la fine dell’incontro. La zona è così totalmente interdetta e la tensione è altissima. Così come nel resto del paese dove le manifestazioni di protesta continuano senza sosta. Dopo aver visto sfilare un milione di persone tra le strade carioca, adesso le forze di polizia devono far fronte a diversi tentativi di saccheggi da parte di vere e proprie bande che provano ad approfittare della situazione di disagio.

A nulla è servito l’appello del presidente che ha provato a placare gli animi. La Rousseff ha, infatti, annunciato un accordo con sindaci e governatori per migliorare la qualità dei trasporti pubblici e nei giorni scorsi ha più volti inviato segnali distensivi agli organizzatori della protesta dicendosi disponibile ad ascoltare le loro richieste. Solo nella giornata di oggi, sono trentadue le città brasiliane coinvolte nelle proteste.