Sorprende sempre quando una serie di film a tema simile si accavallano. Segno evidente che le idee (poche?) sono nell’aria. Tanto per citarne qualcuno siamo partiti con Ti ho cercata in tutti i necrologi il film di Giannini in cui il protagonista sceglieva di diventare bersaglio di caccia, siamo passati per The Frozen Ground (nel senso che ne abbiamo parlato qui. Il film arriverà ad agosto negli Usa) in cui un uomo rapisce delle donne che libera in una landa ghiacciata per poi darle la caccia, per arrivare ora a The Killing Season dove sui monti Appalachi a scagliarsi pallottole e frecce sono due ex soldati con un conto in sospeso.
The Killing Season racconta infatti di due reduci dalla guerra dei Balcani, il cacciatore di cervi Benjamin Ford (Robert De Niro) e il falso turista Emil Kovac (John Travolta) che conquistata l’amicizia dell’americano, alla fine svela la sua vera intenzione, ossia quella di vendicarsi dell’uomo che durante la guerra infliggeva terribili torture. Lo scontro avverrà tutto sulle montagne, lontani dalla civiltà e da ogni regola, se non quella del più forte.
Parlando di De Niro e di cacciatori di cervi, in realtà l’unica regola che mi viene in mente è quella di Un colpo solo, stabilita nel film Il Cacciatore di Cimino, capolavoro del 1978 vincitore di 5 premi Oscar tra cui quello per il Miglior Film. Qui invece, nonostante i protagonisti, di premio Oscar non si vede neanche l’ombra. Sarà il trailer montato male, ma la storia appare troppo scontata e raccontata con troppa superficialità. D’altra parte il regista Mark Steven Johnson non è che ci ha stupito con i suoi precedenti lavori (vedi Daredevil e Ghost Rider).
The Killing Season è stato presentato in anteprima mondiale al Festival di Taormina.
Il trailer lo trovate qui.