Star Trek – Into Darkness aveva il compito di unire due generazioni, quella dei fan di vecchia data e quella più giovane che del capitano Kirk e Spock sapevano ben poco. L’unico modo per farlo senza scontentare nè l’una nè l’altra era quella di accontentare parzialmente tutte e due. C’è poi una terza generazione, ma anzi la definirei più una fetta di pubblico, e di cui faccio parte anche io, a cui piace la saga senza esserne fan. A questa fetta di pubblico credo che invece il film piacerà parecchio.
Star Trek è un concentrato di azione e effetti speciali che arrotola una trama magari anche poco originale sebbene non manchino i colpi di scena, e la srotola trasformandola in un tappeto rosso dove ogni personaggio del film può ricevere la sua dose di applausi e fotografie. Infatti oltre alle interpretazioni osmotiche di Chris Pine e Zachary Quinto che riescono nel raro tentativo di riprendere delle icone come il capitano Kirk e Spock senza possibilità di obiezione, è la coesione di tutti i protagonisti il valore aggiunto del film. Una menzione speciale poi va a Benedict Cumberbatch che dona al suo villain uno spessore che difficilmente abbiamo visto recentemente. Basterebbe pensare un attimo al cattivo di Iron Man 3 per scatenare un brivido da pelle d’oca.
Star Trek – Into Darkness non raggiungerà il miliardo, come avevo ipotizzato ai tempi della promozione, ma il successo è comunque evidente. Troppo vicina l’uscita con quella de L’uomo d’acciaio e contemporanea a altre pellicole ben fatte che hanno attirato in sala persone dai gusti differenti, negli Usa il film ha comunque incassato oltre 200 milioni di dollari, con uno score mondiale che molto probabilmente supererà i 400.
Star Trek – Into Darkness è arrivato nelle nostre sale mercoledì 12 giugno.
Il trailer lo trovate qui.