Facite Ammoyna! Lavoro e divertimento: Napoli Style


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Ammooyna

E’ un clamoroso falso storico. Ma la pergamena  “Facite Ammuina” è uno dei souvenir preferiti dai turisti incantati dalla solare bellezza di Napoli. E’ un’invenzione denigratoria a carico della Marina Borbonica, un comma fantasioso da mettere in pratica durante le visite a bordo delle Alte Autorità del Regno. Ne proponiamo duplice versione in lingua napoletana ed italiana. 

 

Lo scopo era quello di dar l’impressione che tutti fossero operosi. Una leggenda marinara, più che metropolitana, che Optima Italia ha deciso di riportare in auge con grande ironia e levità inventando l’Ammoyna. Espresso in inglese maccheronico, il titolo della convention annuale dell’azienda è tutta un’altra cosa.

 

Ma l’ammuina, o ammoina che dir si voglia, è pura energia creativa. Altro che inedia, lamentosità, rassegnazione. Chi fa ammuina cambia il mondo perché riesce a rompere gli schemi, ad inventare nuove soluzioni, a semplificare la vita per sé e gli altri. Solo chi riesce a far ammuina vera, cioè a non restar mai fermo diventa protagonista ed ottiene successo. Solo gli ammuinatori, o ammoyna makers che dir si voglia,  cambiano il corso della propria vita annusando le idee e la direzione del vento.

 

Un poco di ammuina e qualche spread in meno ci renderebbero tutti più felici.

 

« All’ordine Facite Ammuina: tutti chilli che stanno a prora vann’ a poppa
e chilli che stann’ a poppa vann’ a prora:
chilli che stann’ a dritta vann’ a sinistra
e chilli che stanno a sinistra vann’ a dritta:
tutti chilli che stanno abbascio vann’ ncoppa
e chilli che stanno ncoppa vann’ bascio
passann’ tutti p’o stesso pertuso:
chi nun tene nient’ a ffà, s’ aremeni a ‘cca e a ‘ll à”.
(IT)
« All’ordine Facite Ammuina, tutti coloro che stanno a prua vadano a poppa
e quelli a poppa vadano a prua;
quelli a dritta vadano a sinistra
e quelli a sinistra vadano a dritta;
tutti quelli sottocoperta salgano sul ponte,
e quelli sul ponte scendano sottocoperta,
passando tutti per lo stesso boccaporto;
chi non ha niente da fare, si dia da fare qua e là. »