Ultimatum di Erdogan ai manifestanti. «Lasciate Gezi park»


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Il premier turco Erdogan

Il premier turco Recep Erdogan è stato categorico. «Lasciate Gezi Park» ha detto senza mezze misure dinanzi ai rappresentanti del suo partito rivolgendosi ai manifestanti. Un ultimatum pubblico che è sembrato ancora più duro rispetto a quelli lanciati nei giorni passati e che non lascia presagire nulla di buono. Secondo alcune fonti turche, stanotte potrebbe essere quella decisiva in cui la polizia dovrebbe essere chiamata a lanciare l’offensiva più dura nei confronti dei manifestanti che occupano il parco di Istanbul diventato simbolo della protesta. Erdogan ha detto chiaramente, rivolgendosi ai genitori dei ragazzi dei manifestanti presenti nella piazza «andate a prendere i vostri figli se tenete a loro».

Una vera e propria minaccia nei confronti dei dissidenti a cui poi ha rivolto l’ennesimo appello. «Ai manifestanti pacifici dico lasciate di vostra spontanea volontà Gezi Park immediatamente. Chi verrà trovato ancora nel parco verrà considerato un terrorista e trattato di conseguenza». Una vera e propria dichiarazione di guerra che supera per durezza i diktat dei giorni scorsi. Il premier ha poi ribadito che la «pazienza del governo è arrivata al limite» ed è ormai chiaro che si prepari all’ennesima dimostrazione di forza. Finora gli scontri tra polizia, in tenuta antisommossa, e i manifestanti hanno provocato centinaia di feriti.

Proprio oggi è poi salito anche il numero delle vittime salito a cinque con la morte di un ragazzo ferito durante i primi giorni di protesta ad Ankara e deceduto in ospedale per le ferite riportate. Hanno fatto scandalo poi sia gli arresti di massa degli avvocati chiamati a difendere le decine di manifestanti arrestati nel corso delle contestazioni che quelli ai danni dei giovani naviganti accusati di aver postato frasi incitanti alla rivolta su Twitter.