Siria, almeno 93 mila morti dall’inizio della guerra civile


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Bashar al Assad

Una strage senza fine. Sono stati questo i due anni di guerra civile in Siria che fino a questo momento hanno provocato la morte di almeno 93 mila persone. Almeno è l’avverbio giusto visto che la stima è assolutamente parziale e il bilancio è sicuramente più grave. A metterlo nero su bianco è stato l’Alto commissario Onu per i diritti umani che ha annunciato i dati raccolti sul campo in un periodo di tempo che va dal marzo 2011 ad aprile 2013. Un lasso di tempo di due anni in cui si è consumata una vera e propria carneficina.

Dall’inizio della rivolta, da una parte e dell’altra, sono un’immensità le vittima di un massacro che non sembra trovare un epilogo. Due anni di durissima guerra civile che hanno provocato un numero anche superiore di vittima per stessa ammissione dell’Onu che è riuscita a mettere le mani su dati parziali. I dati sono stati resi noti a Ginevra con la presentazione di uno studio che aveva proprio come oggetto il monitoraggio delle vittime della guerra civile in Siria.

Secondo i dati, presentati dall’Alto commissario Navi Pillay, la situazione nell’ultimo anno è addirittura peggiorata visto che sono almeno cinquemila le uccisioni al mese a partire dal luglio scorso e arrivati addirittura a ventisettemila lo scorso dicembre. Se possibile, il bilancio è ancora più sconcertante se si fa riferimento all’età delle vittime accertate dagli osservatori dell’Onu. I dati raccolti parlano di 6.561 minori uccisi di cui addirittura 1.729 bambini sotto i dieci anni. Un bilancio inaccettabile secondo l’Onu che ha già iniziato i colloqui di pace con Stati Uniti e Russia.