Cannes 2013. Giorno 9. Ieri doveva essere il trionfo di Solo Dio Perdona, ma alla fine, proprio come recita il titolo, l’unica speranza di assoluzione per il regista danese Refn può arrivare solo dai piani alti. Certo c’è stato anche chi il film lo ha apprezzato, ma comunque non gli ha perdonato il calo di spessore rispetto al suo ultimo Drive.
Chi invece ha emozionato, stupitoe messo tutti d’accordo è stato Robert Redford, che scalzato (più o meno) nell’immaginario come Gatsby, si è ripreso la sua scena da grande protagonista, con il naufrago di All is lost. Ma anche la giornata di oggi si preannuncia molto interessante perchè a essere proiettati saranno gli attesi Nebraska e Blue is the warmest colour.
Blue is the warmest colour è il nuovo film del tunisino Abdellatif Kechice, già regista di Cous Cous e Tutta colpa di Voltaire, film che gli è valso il Leone d’oro per la migliore opera prima al Festival del Cinema di Venezia. Ispirato da un fumetto francese, il film ieri ha riscosso un enorme successo alla proiezione della stampa facendo lievitare fortemente le sue probabilità di vittoria. Blue is the warmest colour racconta la storia di Adele, quindicenne in cerca del grande amore che pensa di aver individuato in un ragazzo mentre scopre in realtà di essere attratta da una misteriosa ragazza dai capelli blue.
Nebraska, di Alexander Payne, già regista di Sideways – In viaggio con Jack e Paradiso Amaro, entrambi vincitori di un Oscar per la miglior sceneggiatura non originale, racconta il viaggio dal Montana al Nebraska, di un uomo, con una vita segnata dai problemi con l’alcool, per ritirare il primo premio da un milione di dollari di un concorso che crede di aver vinto. Il protagonista interpretato da Bruce Dern, sarà accompagnato da suo figlio, trasformando il viaggio anche nella possibilità di ricucire il difficile rapporto.
Da segnalare però oggi c’è anche la proiezione di Max Rose, film fuori concorso con protagonista Jerry Lewis nel ruolo di un vecchio musicista.