Esplode Cannes per “Miele” di Valeria Golino: tripudio di applausi


INTERAZIONI: 7
Miele di Valeria Golino

La vita non sarà mai una questione politica: è così che potremmo sintetizzare il tripudio di emozioni che ha inondato la sala Debussy a Cannes ieri sera durante la proiezione di Miele, film che consacra l’esordio alla regia di Valeria Golino. Abbiamo imparato a conoscerla ed apprezzarla come attrice in parti drammatiche ed impegnate come in Caos Calmo, Respiro (che le è valso il Nastro d’Argento al Taormina Film Festival nel 2002) o in Rain Man, al fianco di Tom Cruise e di un magistrale Dustin Hoffman che la ha resa celebre a livello mondiale.

 

 

Qualcuno, pertanto, direbbe che il successo alla regia c’era da aspettarselo. Mai banale nelle sue interpretazioni ha sempre dato l’impressione di entrare nel vivo dei suoi personaggi, viverli fino alla più intima sensazione sì da trasmetterne, sullo schermo, la più profonda intimità.

Da un personaggio così complesso e strutturato, pertanto, non poteva che aspettarcisi una regia solenne ed emozionante. Miele è un film che affronta in maniera diretta e, a tratti, apparentemente spietata, il tema dell’eutanasia; non è il primo e nemmeno sarà l’ultimo a toccare una tematica così sensibile ma la Golino lo fa in una maniera che ci tocca da vicino.

Non vogliamo anticiparvi altro, gli appassionati di cinema non amano le trame “spoilerate”. Vogliamo solo informarvi dell’enorme successo riscosso durante la proiezione al Festival del Cinema di Cannes.

Non ci sentiamo di esagerare nel dire che, ad oggi, Miele è stato il film più applaudito di questa edizione del Festival.