Si getta da un ponte. Suicida un cassintegrato a Viterbo


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Civita Castellana
Ponte Clementino, il luogo del suicidio

Un uomo di 50 anni, si è suicidato lanciandosi da un ponte in provincia di Viterbo. Si tratta dell’ennesimo suicidio dovuto alla crisi economica che sta colpendo il nostro paese. L’uomo, secondo la prima ricostruzione era un ceramista ed era da tempo in cassa integrazione. Il dramma di è consumato a Civita Castellana, nel viterbese, dove il ceramista si è tolto la vita lanciandosi dal ponte Clementino. Il 50enne è morto sul colpo e i soccorsi arrivati sul posto sono stati inutili. Lascia una moglie e tre figli.

Un dramma non casuale nella cittadina in provincia di Viterbo da sempre dedita all’arte della ceramica. Sono ormai mesi che l’intero settore versa in una crisi senza precedenti per uno dei settori che in quella zona dava lavoro da decenni a migliaia di persone. Il primo comparto ad andare in difficoltà è stato quello delle stoviglie, a seguire quello dei sanitari. Un’escalation senza fine e a farne le spese sono state le aziende locali che non hanno potuto far altro che chiudere. Su settanta aziende, cinquanta sono state investite dalla crisi. Dei tremila lavoratori complessivi, in duemila sono soggetti a cassa integrazione, mobilità o contratti di solidarietà.

Due terzi dell’intero settore è praticamente in ginocchio e pian piano stanno cedendo anche le ultime realtà imprenditoriali sane. Tra queste aziende c’era anche quella della persona che ha scelto di togliersi la vita. I sindacati stavano provando a trattare un prolungamento della cassa integrazione ma alcune voci interne parlavano di una chiusura definitiva a settembre. Una voce giunta all’orecchio del ceramista che non ha retto alla notizia e ha deciso di togliersi la vita difronte alla possibilità di perdere il lavoro.