Ruby: «ho dormito da Berlusconi ma sempre da sola»


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Karima El Mahroug
Ruby in aula a Milano

E’ arrivato oggi il momento della testimonianza di Karima El Marhoug, in arte Ruby, all’interno del processo che vede imputati Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti per induzione alla prostituzione minorile. Anche in questo procedimento la giovane marocchina rappresenta l’ago della bilancia essendo lei la minorenne in questione nel periodo delle feste nella residenza dell’ex premier Silvio Berlusconi. Ruby ha raccontato della prima volta che è stata nella villa di Arcore ai giudici del tribunale milanese, il 14 febbraio 2010. Tutto partì da viale Monza dove c’era ad attenderla una macchina. L’autista si diresse prima a prendere Emilio Fede a Palazzo dei Cigni per poi andare ad Arcore.

Ruby ha ricordato come in quella occasione Fede non si ricordasse di lei e le avesse chiesto di nuovo il numero di telefono. Secondo il racconto i due si erano visti due volte prima d’allora: in un concorso di bellezza in Sicilia e in un ristorante di corso Garibaldi. Entrati nella villa iniziò la cena così come descritta da tutti gli ospiti di Berlusconi ma logicamente ciò che interessava agli inquirenti era il dopocena. Ruby ha raccontato che dopo aver mangiato si spostarono tutti gli invitati in una tavernetta che le ragazze chiamavano la stanza del “bunga bunga“.

Il nome veniva da una barzelletta raccontata da Berlusconi. In quella sala le ragazze ballavano con fare sensuale e c’era anche un palo della lap dance. Le invitate indossavano diversi travestimenti come quello della Minetti, che era vestita da suora, o quello della Polanco, vestita da Boccassini con tanto di toga e parrucca rossa. Alla fine del balletto ci fu anche uno spogliarello della Minetti che rimase in biancheria intima ma da quello che ricorda lei non ha mai visto contatti fisici tra gli invitati.

Fu in quella cena che comunque Ruby raccontò di essere figlia di una cantante di origini metà brasiliane e metà egiziane e che era imparentata con il presidente egiziano Hosni Mubarak. Lei aveva scelto di abbracciare la religione cristiana e per questo motivo veniva maltrattata dai suoi genitori e avevo deciso di lasciare casa. Una versione che ha confermato oggi essere solo una bugia. Fu così che il presidente Berlusconi decise di aiutarla e la invitò anche per un’altra cena la settimana successiva. Da quella sera partecipò a diverse cene e restò anche a dormire a casa dell’ex premier.

Ruby ha però testimoniato che dormiva in stanze singole così come capitava per le altre ragazze che dormivano ad Arcore. Ha poi confermato di aver ricevuto dei soldi da Berlusconi sin dalla sua partecipazione alla prima cena. Nella busta c’erano sempre dai duemila ai tremila euro, che rappresentavano un aiuto economico che Berlusconi si era offerto di darle dopo aver ascoltato la sua storia.