Palermo, poliziotto spara al figlio e poi si suicida


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agente polizia
Ivan Irrera, l’agente suicida

Tragedia in famiglia in provincia di Palermo dove un agente di polizia ha sparato al figlio con la pistola d’ordinanza e poi si è tolto la vita. L’agente si chiamava Ivan Irrera e ha sparata alla testa al piccolo di soli sette anni. Le condizioni del bambino sono gravissime ed è stato immediatamente trasferito all’ospedale di Palermo. Al momento i medici stanno provando a stabilizzarlo per poi tentare l”ultima opportunità dell’intervento chirurgico. Da una prima analisi comunque le condizioni sono apparse gravissime e lotta tra la vita e la morte.

L’agente ha fatto fuoco ancora per motivi ignoti e gli investigatori stanno provando a ricostruire il quadro familiare cercando di capire se c’erano dei problemi tali da indurre il poliziotto ad un gesto così grave. Irrera era in servizio presso la Squadra Mobile di Palermo nella sezione Antirapine. Sotto il profilo lavorativo non aveva mai avuto problemi e la sua era stata un’ottima carriera. Il dramma si è consumato all’interno della abitazione della famiglia Arreri. Si tratta di una casa nella cittadina di Misilmeri, in via Pitré. Lì l’uomo viveva con la moglie ed un’altra figlia di quattordici anni.

L’agente è morto sul corpo e i soccorsi non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Il 118 si è subito invece concentrato sul bimbo le cui condizioni sono apparse subito disperate. Secondo la prima ricostruzione avrebbe diverse ferite alla testa. La prognosi resta comunque riservata e al momento è impossibile conoscere altri dettagli delle ferite contro cui lotta disperatamente.