Scandalo Mps, decine di perquisizioni e nuovi indagati


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banca Mps
Monte dei Paschi di Siena

Continua l’inchiesta della procura di Siena sullo scandalo del buco della banca Monte dei Paschi. Oggi pomeriggio in diverse città italiane la Guardia di Finanza ha effettuato perquisizioni su mandato della procura senese. Perquisizioni che si sono estese anche fuori dall’Italia, in particolare in Svizzera alla ricerca di conti nascosti. La nuova ipotesi investigativa avanzata dalla procura è che parte dei proventi siano stati anche riciclati tramite conti all’estero. E’ sicuro che l’inchiesta comunque si stia allargando e al registro degli indagati siano stati iscritti anche altri nomi, alcuni dei quali con l’ipotesi di reato di riciclaggio.

Sono tutte persone fisiche comunque le figure su cui gli uomini della Guardia di Finanza stanno indagando escludendo per il momento banche o altri istituti. Tutte persone che secondo l’accusa sono legate alla cosiddetta “banda del 5%” che avrebbe speculato sulle operazioni finanziarie della banca. Parte dei proventi ricavati dalle speculazioni sarebbero finiti in altre attività e la procura con le fiamme gialle sono sulle tracce dei fondi reinvestiti. I militari hanno effettuato in tutto una quindicina di perquisizioni.

In particolare l’inchiesta si muove intorno alla serie di funzionari bancari che avrebbero preso il 5% sulle operazioni bancarie effettuate da Mps. Proprio per questi “prelievi” all’inizio dell’indagine venne arrestato anche il responsabile dell’area finanziaria di Mps, Gianluca Baldassari. Da quel momento l’intera vicenda ha anche assunto dimensioni politiche visto che all’interno della fondazione che controlla Mps ci sono manager nominati dalla politica. In particolare dai partiti di maggioranza in città e in regione che fanno capo quasi completamente al Partito Democratico.