Topolino 3000 ma dove li metto?


INTERAZIONI: 7
Topolino

Topolino sta per tagliare il traguardo del numero 3000. Ed io proprio non so dove metter le annate dell’albo a fumetti più famoso del mondo. Scaffali, armadi, scatoli…. Le annate del Topo tracimano da ogni angolo di casa mia e della casa avita nella quale è cominciata la lunga storia d’amore con Zio Paperone e Pippo.

Di tanto in tanto rovisto negli scaffali e mi rileggo una pila di fumetti d’annata. Un piacere sublime anche se alcune storie le conosco a memoria. Ricordo il manuale delle giovani marmotte infallibile quintessenza del sapere prima che inventassero Wikipedia.
Ecco apparire Amelia, la strega che ammalia alla vana caccia del primo decino; una sorta di metafora del Sacro Graal e del senso profondo della vita. Ciccio è uno dei miei preferiti con la sua filosofia zen che prevede cibo e dormite abbondanti.

Paperoga è una creatura surreale e dadaista che rompe gli schemi e la monotonia. Ma il più grande di tutti è Paperino: irascibile e generoso, pigro ed instancabile, sdraiato sull’amaca ma sempre pronto a partire per il mondo in caccia di tesori dei quali gli spetteranno solo le briciole o al massimo una sforbiciatina alla lista chilometri dei debiti. Paperino è il mio vero eroe, quello più vicino all’esperienza quotidiana di ciascuno di noi. Non il superfortunato Gastone, non il perfettino Topolino ma bensì Paperino incarna pregi e difetti, speranze e delusioni.

Come si fa dunque a gettare nella spazzatura un pezzo della nostra vita e del nostro cuore? Come si fa a regalare i fumetti ai cuginetti e nipotini come pure ogni tanto ci viene suggerito ché i fumetti non sono cose da grandi. I fumetti sono una cosa seria e vanno ben custoditi.

Ma dove e come? Io la soluzione non l’ho ancora trovata. Forse perché mi piace esser circondato da una pubblicazione che mi accompagna da quattro decenni e che mai sostituirò con quella elettronica. Vuoi metter il piacere di legger il Topo prima del pisolino notturno o durante una seduta in sala da bagno. Sono piaceri estremi della vita che valgono pure un poco di disordine in casa.