Reshma: sopravvissuta in Bangladesh diciassette giorni sotto le macerie


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Superstite Dacca
Il ritrovamento di Reshma

E’ successo un piccolo miracolo dopo la devastazione portata dal crollo di un edificio in Bangladesh, lo scorso 24 aprile, costata la vita ad oltre mille persone. Dopo diciassette giorni imprigionata sotto le macerie, i soccorritori hanno ritrovato viva una donna di nome Reshma. La superstite era rimasta bloccata in uno scantinato del Rana Plaza, il palazzo crollato a Dacca. A sentire la sua voce uno dei soccorritori che ininterrottamente dal momento del crollo stanno scavando per cercare superstiti. Dal momento in cui è stata sentita, gli scavi si sono fermati e i soccorritori hanno continuato a mano cercando di identificare il punto esatto da dove arrivava la voce.

Fino a trovare il corpo esile della donna, provata ma ancora cosciente in buone condizioni. Il miracolo è stato possibile grazie alla lungimiranza dei soccorritori che nei primi giorni di soccorsi hanno fatto filtrare tra le macerie diverse provviste di cibo e acqua. Nei primi giorni, infatti, nonostante tutto vennero messe in salvo centinaia di persone e per tenerle in vita veniva utilizzato questo metodo. Con il passar dei giorni poi le speranze si assottigliavano fino a diventare, come nei giorni passati, solo un continuo ritrovamento di cadaveri.

Quei viveri, ma soprattutto quell’acqua che era stata fatta filtrare tra i detriti ha però tenuto in vita Rashma che così è riuscita a resistere tutti questi giorni. La donna è stata trasportata subito in ospedale ma non riporta alcun tipo di danno interno o lesione. Durante il trasporto in ospedale è riuscita anche a mangiare qualcosa. Attualmente risulta ricoverata nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale militare. Viste le sue condizioni potrebbe essere dimessa senza alcuna complicazione.