Mafioso canadese trovato carbonizzato in Sicilia


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Juan Ramon Fernandez
Juan Ramon Fernandez

Solo due giorni fa era stato oggetto di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Palermo contro i nuovi rappresentanti della cosca di Bagheria. L’accusa era quella di essere il collegamento tra la nuova mafia siciliana e il Canada per l’organizzazione di un traffico di sostanze stupefacenti e per questo si era trasferito nel paesino alle porte di Palermo. Ieri sera però il suo corpo è stato ritrovato carbonizzato insieme ad un altro uomo. Si tratta di Juan Ramon Fernandez il cui corpo è stato ritrovato dai carabinieri del Ros accanto a quello di Fernando Pimentel.

Anche quest’ultimo era arrivato in Sicilia con la medesima finalità appartenendo alla stessa cosca mafiosa trapiantata in Canada agli ordini del capomafia Vito Rizzuto. I due corpi sono stati rinvenuti in un casolare di Casteldaccia, un paesino sempre in provincia di Palermo. Per questo duplice omicidio i militari hanno già stretto le manette ai polsi a due esponenti della famiglia di Bagheria, i fratelli Pietro e Salvatore Scaduto. L’accusa è di duplice omicidio pluriaggravato. I due esponenti della cosca raggiungono in carcere gli altri ventuno affiliati arrestati due giorni fa proprio per i traffici messi su con l’appoggio di Fernandez.

Lo spagnolo era stato espulso dal Canada nel 2012 e si era trasferito a Bagheria. La sua copertura era quella di fare da maestro di arti marziali in una palestra del paesino ma a giudicare da come tutti lo ossequiavano in giro era lampante che fosse altro. Nel corso dell’operazione di mercoledì era riuscito a sfuggire in tempo all’arresto ma non è riuscito a fare lo stesso con i sicari della cosca che avevano qualcosa di imperdonabile da fargli pagare dopo gli arresti.