Forza Nuova attacca il ministro Kyenge


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Kyenge

«Torna in Congo». C’era scritto questo sul manifesto trovato accanto alla sede di Macerata del Partito Democratico. A firmarlo, i militanti locali di Forza Nuova, la formazione di estrema destra, protagonista dell’ennesimo attacco razzista al neo ministro dell’Integrazione, Cecile Kyenge. A rimarcare il gesto sono stati gli stessi militanti del movimento che hanno “rivendicato” il manifesto accompagnandolo con una nota stampa. Nel mirino la proposta del senatore Mario Mongoni di riconoscere la cittadinanza onoraria alla deputata di origini congolesi. Senza mezzi termini il contenuto del comunicato allegato al manifesto in cui i militanti continuano con gli insulti razzisti.

 

 

Nel testo puntano il dito contro il fatto che la Kyenge sia arrivata in Italia in maniera clandestina e che sia un pessimo esempio. Addirittura la nota sottolinea come la dentista sia a favore della poligamia e questa sia una pratica «fortemente lesiva della dignità della donna». Tutto per poi ribadire il tema centrale posto all’attenzione della neo ministro: la legge sullo “ius soli”.

La formazione estremista ha ribadito, neanche se ce ne fosse bisogno, la sua contrarietà a concedere ai figli degli immigrati nati in Italia la cittadinanza onoraria. Un no allo “ius soli” era arrivato comunque da forze interne all’attuale maggioranza di governo. In particolare diversi esponenti del Pdl si erano apertamente schierati contro e c’è chi come Maurizio Gasparri si è espresso chiaramente dicendo «lo “ius soli” non sarà mai legge dello Stato».

Il gesto di oggi segue i diversi insulti razziali subiti dalla neo ministro sia su internet ma soprattutto da un’altra forza politica, la Lega Nord.