Non si ferma il processo Mediaset a Berlusconi


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Ghedini

La seconda sezione penale della Corte d’Appello di Milano ha respinto l’istanza di rinvio del processo presentata dagli avvocati di Silvio Berlusconi, imputato nel processo per presunte irregolarità nella compravendita dei diritti televisivi di Mediaset. La corte meneghina non ha ritenuto necessario fermare il processo in attesa della pronuncia della Consulta riguardo l’istanza presentata dalla presidenza del Consiglio dei Ministri per conflitto di attribuzione.

 

 

Secondo i magistrati milanesi la decisione è indipendente dal prosieguo dell’attività processuale in linea con la valutazione espressa in aula dalla Procura Generale. La difesa ha infatti presentato istanza alla Consulta nel 2010, in seguito ad un’udienza in cui il tribunale di Milano si rifiutò di accogliere un’istanza di rinvio per legittimo impedimento.

 

Nullo quindi il tentativo degli avvocati di Berlusconi, Niccolò Ghedini e Pietro Longo, che, come annunciato nei giorni scorsi successivamente alla decisione della Cassazione di lasciare i processi del cavaliere al tribunale di Milano, avevano annunciato istanza di rinvio. Il processo arrivato in Appello quindi continua senza alcun motivo di interruzione dopo che in primo grado Silvio Berlusconi è stato condannato a quattro anni per frode fiscale. La stessa pena è stata già chiesta dalla Procura Generale in sede di requisitoria con l’aggiunta dell’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni.

Una condanna che priverebbe anche Berlusconi dei diritti politici e che ha scatenato l’ira dell’ex premier che annunciò al momento della requisitoria un intervento legislativo del parlamento a riguardo. In questa fase processuale, se non ci sono altre istanze difensive, la parola toccherebbe proprio ai legali del cavaliere per l’arringa difensiva prima della sentenza che non sembra così lontana.