Prendevano di tutto dalle valigie dei viaggiatori. Convinti di non essere scoperti, razzolavano più che potevano dai bagagli e poi a vedersela doveva essere il servizio clienti che accoglieva migliaia di segnalazioni. Una vera e propria banda quella sgominata dalla Polizia con una maxi operazione tra i dipendenti di diversi aeroporti italiani. “Stive Pulite” il nome dell’operazione che ha permesso l’emissione di un totale di ottantasei misure cautelari ai danni di impiegati aeroportuali e di compagnie di volo tra cui l’Alitalia.
Ventinove persone sono state ristrette agli arresti domiciliari mentre le restanti cinquantasette saranno costretti a presentarsi agli organi di polizia. Tra questi la maggioranza degli indagati è rappresentata proprio da dipendenti della compagnia di bandiera italiana. In diciannove sono finiti in manette mentre altri trenta hanno subito l’obbligo di firma.
La maggior parte dei dipendenti era addetto alle operazioni di handling, proprio il momento in cui i bagagli dopo aver passato il check in vengono trasportati con i carrelli all’interno delle stive degli aerei. In quel momento avvenivano le aperture dei bagagli e il furto di beni di ogni tipo.
A permettere l’arresto dei componenti della banda sono state le riprese delle telecamere piazzate all’interno delle stive dagli agenti di polizia. Inequivocabili i filmati nel corso dei quali vengono riprese le fasi in cui gli addetti sottraevano oggetti alle valigie. Le indagini sono partite dalla Polizia di frontiera aerea di Lamezia Terme e sono durate circa un anno. Nel corso delle stesse sono stati accertati almeno cento episodi di furto all’interno di vari scali italiani.