Grillo attacca la casta che festeggia il primo maggio


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Grillo 1 maggio

Ne ha per tutti Beppe Grillo che dal suo blog attacca coloro che ritiene i responsabili della crisi occupazionale in Italia. Per il portavoce del Movimento Cinque Stelle, oggi non c’è niente da festeggiare e chi lo fa mette in atto solo un rito assolutorio nei confronti dei lavoratori che hanno condotto allo stremo.

 

In un lungo post Grillo attacca tutti a partire dai sindacati, passando per Confindustria e i politici compiacenti. «Il primo maggio era la festa dei lavoratori. Ora è la festa dei disoccupati e del concertone di Roma – ha tuonato Grillo che poi ha aggiunto – è la celebrazione di Caporetto e dell’otto settembre».

Per il comico genovese i sindacati sono stati compiacenti nei confronti degli sprechi della politica e della possibilità che ha concesso a Confindustria di assicurarsi appalti pubblici. A politica e parti sociali imputa la lontananza da un paese che sta morendo con un tasso di disoccupazione giovanile che tocca quasi il 40% e il resto dei lavoratori stritolati tra cassa integrazione e licenziamenti. Ha poi ricordato che «chiude un’azienda al minuto» e che l’Italia nella comunità europea è la «seconda nazione dopo la Romania per numero di emigrati».

 

L’unica risposta che sinora il nuovo parlamento è riuscito a dare per Grillo sono solo «chiacchiere e inciucio» attaccando ancora i principali avversari politici, Pd e Pdl, che hanno scelto di allearsi e dare vita al governo Letta. Un nuovo monito quindi quello dell’ispiratore del M5S dopo quello del 25 aprile che ha scatenato numerose polemiche e reazioni delle istituzioni come quella del presidente della Camera, Laura Boldrini.