Fin da bambino ho avuto paura del dentista. La mia bocca avrebbe bisogno di cure ma non ci penso nemmeno a sedermi sulla poltrona del dentista. La sola idea mi manda nel panico totale, non vi dico poi immaginar di esser trapanato. Lo so: è una paura irrazionale e dannosa; ché una bocca sana ed una masticazione corretta sono indispensabili per la salute generale del corpo. Ma io sono terrorizzato, sconcertato, annichilito, timoroso, spaventato.
Dal dentista, che nei miei incubi peggiori è come un aguzzino, non ci voglio andare e non auguro un trattamento odontoiatrico neanche al mio peggiore nemico. Sono un vigliacco irragionevole, ma la crisi economica mi fornisce anche una scusa eccellente. L’Istat ha svelato un crollo nelle spese dentistiche. Le famiglie italiane preferiscono tenersi le carie ed i denti storti pur di non salassare il proprio conto corrente. I medici lanciano l’allarme temendo una vera e propria epidemia di fifoni che, con la scusa di non poter spendere i soldi, disdiranno gli appuntamenti dal dentista o se la daranno a gambe levate quando sarà già cominciata l’anestesia. Qualche temerario ha già deciso d’emigrare ed è volato in Romania per farsi curare i denti a prezzi scontati. Con tutto il rispetto, peggio mi sento. Se anche mio fratello facesse il dentista non ci andrei, figurarsi da uno dell’Est europeo che magari si è laureato per corrispondenza.