Schumacher ottimo pilota, ma non un campionissimo


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Schumacher
Schumacher

Schumacher è stato un ottimo pilota, ma non il più grande di tutti i tempi. Bravo l’antipatico tedesco a guidare la macchina migliore, ma niente di che quando è tornato in pista con una vettura prestigiosa ma meno potente. 

In poco più di un mese ho avuto la possibilità d’incontri ravvicinati con due protagonisti della scena sportiva mondiale: Diego Armando Maradona e Michael Schumacher. El Pibe l’ho ascoltato perorare la sua innocenza fiscale, Schumy l’ho visto scorazzare in kart suo primo amore in pista.

 

Ammiro molto la professionalità di Schumacher, la sua dedizione maniacale al lavoro, l’attenzione spasmodica al dettaglio vincente. Ma in fondo è stato abile a guidare le vetture migliori della sua epoca: prima la Benetton e poi la Ferrari. Quando poi è ritornato alle corse con la Mercedes ( non proprio una marca di secondo rango) ha collezionato solo brutte figure. Certo non è semplice guidare il bolide più veloce, ma forse anche altri piloti avrebbero centrato le stesse imprese. Un campione di risultati, dunque ma non un campionissimo epocale come invece è stato Diego Armando Maradona.

 

L’argentino ha vinto due scudetti con il Napoli dando un enorme surplus ad una buona squadra che però mai aveva vinto il tricolore nella sua storia. Per fare un paragone automobilistico, Diego era al volante di una 500 ed ha messo in fila Maserati e Lamborghini facendogli provare l’onta del sorpasso ed il fumo del tubo di scappamento azzurro. Diego è un campionissimo nel senso pieno del termine: capace, cioè, di fornire un contributo che va oltre il normale alla sua squadra. Schumy si è limitato a svolger bene il suo compitino, Maradona ha fatto cose praticamente impossibili. L’uno è un ottimo pilota, l’altro è il più grande di tutti i tempi.