Giovani, andate a zappare la terra!


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Andare a zappare?

Cari giovani, lasciate da parte il computer ed andate a zappare. Semi ed aratro, vanga ed olio di gomito. Il vostro futuro è nei campi a patto che non sottraiate le vostre braccia all’agricoltura.

 

Altro che società liquida e cloud work. E’ tempo di tornare alla terra, poiché l’unico campo fertile ( è proprio il caso di dirlo ) per i giovani disoccupati è esattamente quello agricolo. Il settore – affermano le statistiche – è completamente in controtendenza rispetto all’economia generale. Fa registrare un + 3,4 per cento di occupati in più e tutti under 40.

 

Chi coltiva la terra, anche nei momenti più duri, non rimarrà mai senza pane e potrà guardare al futuro con minore affanno rispetto a chi sa usare soltanto il mouse e la posta elettronica. Niente realtà virtuale, ma sano sudore della fronte. Niente bolle speculative ma alberi da frutto. Niente part-time in un call center ma dedizione totale alla vigna. Mio nonno, tenace contadino, me lo diceva sempre: studia ma oltre a tener i libri in mano impara anche a potare una pianta, accudire un maiale per farne dei salumi, a vender ciliegie. Ho dato retta al nonno studiando Euripide ed il corso delle stagione. La prospettiva agricola non mi spaventa e spero che tanti giovani seguano lo stesso consiglio.