Fornero, Barca e Passera: cresce odio sociale


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Fornero

Governo sotto assedio e ministri costretti a vite blindate ed a fughe in elicottero. La cronaca descrive un odio sociale montante i cui esiti possono diventare incontrollabili. 

 

Le lacrime della Fornero alla presentazione della manovra economica sono diventate le lacrime delle famiglie e dei lavoratori italiani costretti a sacrifici enormi per rimediare ad un disastro economico del quale non sono responsabili.

 

Le battute sui “ragazzi schizzinosi” fanno incazzare in una fase storica nella quale la disoccupazione giovanile ha raggiunto livelli stratosferici. Non è tempo di battute ma di sacrifici condivisi. Si astenga la Fornero da queste idiozie e si concentri sulla soluzione dei problemi. Altrimenti non basteranno gli elicotteri – come è successo ai suoi colleghi Barca e Passera – a sottrarli all’ira popolare.

 

Ma va anche detto che il fardello ereditato dal Governo Monti è pesantissimo. E non è giusto scaricare la rabbia sui ministri costretti a barcamenarsi tra mille emergenze quotidiane.

 

Anche io sono arrabbiato, ma la violenza non ha mai risolto nulla. Temo però che tutta questa rabbia possa avere degli sbocchi drammatici. L’Italia ha già conosciuto, in un contesto economico forse meno grave, la stagione degli anni di piombo. La tentazione della soluzione armata potrebbe esser il fuoco che divampa dalla cenere di una generazione avvilita e senza speranza. Non è tempo di caste da tutelare, non è tempo di oligarchie finanziarie che questo Governo hanno in parte espresso e condizionano. E’ tempo che i sacrifici li facciano davvero tutti in maniera equa e condivisa. Prendano questa strada Monti ed i suoi ministri, potranno camminare a testa alta e serenamente per strada.