Juve-Napoli: tra Prandelli e deferimenti


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La giustizia sportiva ha i suoi tempi, come quella ordinaria. Ma i deferimenti nei riguardi di De Laurentis e Conte era proprio necessario farli alla viglia di Juve-Napoli così da renderla ancora più rovente? Rispetto rigoroso delle procedure o voglia di riflettori?

Il Patron azzurro finirà davanti alla corte sportiva per aver ritirato la squadra dalla premiazione di SuperCoppa a Pechino. Antonio Conte dovrà invece affrontare l’ennesimo capitolo della vicenda calcioscommesse.

La legge deve fare il suo corso ma un poco m’insospettisce questo doppio deferimento che giunge alla vigilia di una gara tanto delicata per le molte ragioni del contendere che dividono le due squadre e le due tifoserie. Sembra quasi una giustizia ad orologeria che attende la ribalta mediatica per assumere provvedimenti che avrebbero potuto – senza per questo compromettere il principio di legalità – esser dilazionati nel tempo per ovvie ragioni di opportunità.

E’ poi ci si è messo anche Prandelli che ha garantito ai calciatori bianconeri un trattamento di riguardo durante il ritiro azzurro. Perché una simile procedura non è stata adottata dal tecnico della Nazionale anche per gli altri calciatori a cominciare da quelli del Napoli e senza ovviamente trascurare tutti gli altri sodalizi?

Insomma non intendo gettare benzina sul fuoco, ma la credibilità del calcio italiano rasenta i minimi livelli mentre gli attori principali fanno di tutto per aumentare la confusione ed il discredito. Confido che al fischio d’inizio dell’arbitro tutto questo venga messo da parte con la collaborazione di tutti.

I tifosi diano il buon esempio ad allenatori, dirigenti, calciatori esternando passione ma senza volgari violenze.