Conte, una squalifica fasulla


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Ho più volte palesato tutte le mie perplessità sull’iniquità procedurale della giustizia sportiva. Ma chi decide liberamente di tesserarsi presso una federazione sportiva ne accetta gli onori e gli oneri conseguenti. Pertanto anche le punizioni quando vengono comminate debbono esser serie e rispettate.

E vi sembra seria la sedicente squalifica di Conte? L’allenatore della Juventus svolge a tutti gli effetti il suo lavoro e riceve il suo regolare stipendio. L’unica differenza è che per i prossimi mesi, salvo ripensamenti del TNAS, non potrà seder in panchina durante le gare ma dovrà guardare la squadra dalla tribuna durante le partite. Questa è la regola. Pertanto Conte ha il pieno diritto di frequentare lo stadio, a patto che egli non comunichi in alcun modo con il suo terminale in panchina Carrera. Cosa accade dietro i vetri oscurati dello Juventus Stadium non è dato, però, di sapere.

Ma, in ogni caso, che punizione è ? E’, lo ricorderanno gli studenti più indisciplinati, come la sospensione con l’obbligo di frequenza quando cioè eri comunque costretto in classe, ma sospeso dal punto di vista della disciplina formale. E’ una squalifica fasulla che squalifica le stesse regole. Squalificare in questi termini un allenatore è come squalificare un regista teatrale facendogli guidare le prove e costringendolo poi in loggione per la rappresentazione.

Logica vorrebbe che la squalifica comportasse una sospensione totale dell’attività ed anche dello stipendio. Invece Conte non solo  riceve il suo compenso ma toglie persino posto agli spettatori paganti.

E voi cosa ne pensate? Parliamone.