Angelo Vassallo, chi ha ammazzato il sindaco pescatore?


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Un atroce delitto ancora impunito. Sono tristi, da due anni a questa parte, i primi giorni di settembre. E’ l’anniversario dell’uccisione di Angelo Vassallo. Il Sindaco pescatore venne freddato a pochi metri da casa sua. Nonostante le indagini di questo crimine non conosciamo né i mandanti, né gli esecutori materiali, né il movente.

Un mistero avvolto in una fitta serie di “si dice”, “si pensa”, “ma forse” con tante ipotesi in libertà che attraversano la vita privata e l’impegno politico del primo cittadino di Pollica noto per le sue battaglie a favore della tutela ambientale e della legalità.

“Quando hai passato buona parte della tua vita in mare – ripeteva Angelo Vassallo – non puoi aver paura di nulla e di nessuno sulla terra”. E lui, davvero non ha avuto paura di nessuno. Siamo noi ad aver paura, invece, di questa inquietante domanda che da due anni non trova risposta: chi è perché ha ucciso Angelo Vassallo?

Ogni delitto merita il suo castigo, ma l’uccisione di un sindaco è qualcosa di più. E’ un colpo mortale inferto alla Democrazia, alla Comunità locale e nazionale, alla credibilità di tutte le Istituzioni. I cittadini hanno il dovere del ricordo e della cooperazione, ma le indagini debbono continuare senza sosta per chiarire questo mistero italiano.

E’ il modo migliore per onorare la memoria del Sindaco-pescatore che con il suo coraggio ha contributo a salvaguardare un pezzo di paradiso cilentano dove la natura tramanda il segreto della lunga vita, mentre quella di Angelo Vassallo è stata brutalmente stroncata.

Parliamone.