In forma con i giochi virtuali ?


INTERAZIONI: 7

Viviamo in un mondo sempre più virtuale. Il denaro, le relazioni umane, la conoscenza, il divertimento  sono sempre più veicolati da bit, mouse e joystick. Persino lo sport. I video giochi sono sempre più realistici al punto che il British Medical Journal ha pubblicato una ricerca sul consumo energetico necessario per praticare bowling, tennis e boxe.

Un’ora di bowling alla play station produce un dispendio di 730 chilojoule contro le 800 necessarie per giocare su di una pista vera. Più sbilanciato il rapporto tra virtuale e reale nel caso del tennis (730/1330) o della boxe  ( 730/2410).

Chi sperava di smaltire la ciccia in punta di mouse deve ricredersi, ma questa virtualizzazione  m’inquieta ché si sta pericolosamente impadronendo del calcio. Il nostro divertimento preferito è sempre più catodico, dunque virtuale. L’acquisto di un biglietto, l’accesso allo stadio e la visione di una partita dal vivo diventano sempre più complicati, scomodi, costosi e persino pericolosi. Il calcio televisivo è invece sempre più facile, comodo, conveniente ed immune da rischi se si escludono la poltronite e l’obesità.

Chissà se il British Medical Journal pubblicherà anche una ricerca sulle chilojoule consumate da un tifoso catodico o da stadio, ma sono convinto che quello che frequenta  gli spalti sarà sicuramente più in salute di quello spaparanzato sul divano di casa. La coda per acquistare il biglietto, la lunga attesa per entrare nell’impianto, gli scalmanamenti durante la partita permettono di bruciare tante chilojoule e di poter addentare con serenità la merenda da stadio più robusta con polpette, friarielli, melenzane alla parmigiana, cotolettona. Ma chi è rimasto a casa, specialmente in occasione della partita delle ore 12.30 come farà a smaltire la pasta al forno, il ragù con la braciola e la choux con la crema pasticciera?

E voi che sport virtuali praticate? Parliamone.