La lotteria dei rigori?


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calci di rigoreL’Italia ha conquistato la semifinale dei campionati europei, al termine di una sequenza emozionante di calci di rigore. La squadra inglese è stata dominata dagli azzurri i quali però, anche a causa degli strafalcioni di un sopravvalutato Balotelli, hanno dovuto passare per le forche caudine degli undici metri.

E’ un esito alterno per l’Italia, quello dei calci di rigore. A volte trionfale come in Germania, a volte funesto come in Francia. Lo sport e così. Si vince e si perde!! C’è chi alza le braccia al cielo e chi piange lacrime di disperazione.

La stragrande maggioranza degli addetti ai lavori e degli stessi calciatori definisce la serie decisiva dei calci di rigore una lotteria. Persino Mazzola, che di rigori importanti ne ha battuti, parla di un vero e proprio terno al lotto. Per costoro è come se le sorti della gara non si decidessero con l’esecuzione dei rigori ma piuttosto con il lancio di monetina o l’estrazione di un numero dal bussolotto. D’altro canto, si parla di sfortuna anche quando un attaccante colpisce il palo. La fortuna non c’entra nulla; il legno della porta non si è di certo spostato all’improvviso. Quando la palla finisce sul palo, trattasi di tiro sbagliato; di poco, ma sbagliato.

 

Sarà un riflesso condizionato della sindrome scommettitoria di molti calciatori, dirigenti, commentatori? Mi spiegate, di grazia, cosa c’entrano la fortuna e la sfortuna con i tiri dal dischetto o con i pali colpiti? Battere un rigore in quelle circostanze esige perfetta condizione fisica, grande equilibrio psicologico, tecnica perfetta. Mi sembra offensivo ridurre tutto alla buona o cattiva sorte. Altro che lotteria! Vincere ai rigori è una grande impresa che va giustamente esaltata. Senza però dimenticare di criticare le scelte e la gestione di Prandelli che con una squadra chiaramente superiore ha rischiato di far eliminare l’Italia.