Le scommesse stanno distruggendo il calcio. Il gioco più popolare d’Italia rischia di morire ucciso dall’ingordigia degli allibratori e dall’incapacità dei dirigenti calcistici di trovare un corretto equilibrio rispetto al fenomeno.
Basta con le scommesse nel calcio! Non vorrei che il pallone dovesse chiudere i battenti come l’ippica stritolata dal proliferare delle quote e dei picchetti. Triste spettacolo lo storico ippodromo di San Siro deserto; temo che il vicino Meazza possa far la stessa fine se non si corre rapidamente ai ripari.
Ma sarà molto difficile porre un argine alla tracimazione scommettitoria. Scommettono i calciatori, scommettono gli addetti ai lavori, scommettono i tifosi qualche volta persino contro la propria squadra del cuore. Ed anche i media hanno le loro responsabilità.
Il post partita d’Italia-Irlanda e Spagna-Croazia mi ha sconcertato. E’ bene ricordare che le gare di Euro 2012 sono trasmesse in esclusiva dalla Rai, da una rete pagata con i soldi di tutti i contribuenti. Ebbene, cosa va in onda pochi secondi dopo la festa degli azzurri per la stentata, ma importantissima, vittoria contro l’Irlanda? Gli spottoni di agenzie e società di scommesse con sportelli sul territorio e siti on line! Lo trovo scandaloso per di più nel giorno delle ulteriori condanne per il calcio-scommesse e dopo una settimana di biscotti velenosi che – per una volta – grazie all’onore sportivo della Spagna sono rimasti bruciati nel forno.
Ma come? Il servizio pubblico propaganda le riffe sul calcio? E la funzione educativa e morale tanto cara ai padri fondatori della Rai? Possibile che nessun comitato, sempre pronto a criticare la scollatura di una soubrette, insorga per difendere le famiglie, i minori, la povera gente dalla diabolica tentazione di risolvere la crisi economica scommettendo il magro stipendio o ipotecando la casa?
Basta con le scommesse! E per intanto basta con la propaganda televisiva delle scommesse al pari del divieto di reclamizzare sigarette. In fondo il demone del gioco uccide come la nicotina intossicando la sana passione sportiva.
E voi? Avete mai scommesso contro la squadra del cuore?