Terremoto e profeti di sventura


INTERAZIONI: 12

TerremotoIl terremoto è una cosa seria. La crosta terrestre è in continuo movimento ed ogni giorno, specialmente in un paese sismico come l’Italia, si registrano centinaia di scosse. Spesso non vengono neanche avvertite dalla popolazione, qualcuna si sente appena. In rarissimi casi lo scuotimento produce vittime e danni. E’ un evento naturale che, nella quasi totalità dei casi, provoca lutti e devastazioni a causa della responsabilità umana. Capannoni costruiti male, case degli studenti ristrutturate da incoscienti, ospedali di sabbia e non di cemento armato, quartieri edificati su zone a rischio. E’ la storia di tutti i terremoti italiani dal Friuli all’Umbria, da L’Aquila all’Emilia.

A complicare la situazione arrivano anche i mass-media che , affamati d’audience sensazionalistica, amplificano decine di balle contribuendo ad aggiungere terrore al timore, danno psicologico alle macerie. La rassegna stampa di questi giorni pullula di profeti del giorno dopo, perfettamente in grado di prevedere il sisma dopo che si è verificato ed altrettanto pronti ad annunciarne altri imminenti ( tra un mese o dieci anni) in altre zone dell’Italia.

Si citano gli allineamenti astrali, le previsioni dei Maya ( e potevano mancare all’appello delle idiozie ?), i comportamenti immorali come causa diretta del terremoto. Si rispolvera il sempre utile Nostradamus in un crogiuolo di fandonie al quale contribuiscono anche scienziati o sedicenti tali magari pagati anche con il pubblico denaro per gestire osservatori e centri di ricerca.

Adesso è il momento della solidarietà per le vittime del sisma e per quanti vivono con il fiato sospeso sentendo la terra tremare sotto i piedi anche per colpa di questi profeti di sventura. Ma tra qualche settimana bisognerà pur chiedere il conto a costoro. Dovranno chiarire le loro fandonie, dovranno spiegare come usano il denaro pubblico per propagandare paura e non per sviluppare la ricerca serie sulle cause e la prevedibilità del terremoto. Ci vorrà un terremoto anche in questo settore. Non di rovine, ma d’indagini giudiziarie.