
I David di Donatello, ossia quelli che dovrebbero essere gli Oscar nostrani, si sono svolti venerdì 4 maggio. Ma mentre in America la notte degli Oscar viene pompata alla grande, in Italia la manifestazione ottiene una diretta su Rai Movie e una differita alle 23.40 su Rai 1. Ma meglio così, perchè come scrive Aldo Grasso sul Corriere della Sera (qui), la cerimonia è stata veramente noiosa. Il grande pubblico ci avrebbe fatto una bella croce sopra anche per le edizioni a venire, vanificando il miglioramento che chi sta dietro questa cerimonia ha il dovere di fare. Da cosa partire? Dallo Show e dallo showman. Con tutto il bene che gli voglio, Tullio Solenghi non può presentare una serata del genere. Poi abbiamo le star, glorifichiamole un po’, aggiungiamoci una regia sapiente e il gioco è fatto. Perchè mai questa premiazione dovrebbe avere meno attenzione del Festival di Sanremo? E con la scusa del grande show, si potrebbe dire all’Italia che esiste un cinema di valore che merita di essere visto. La selezione delle pellicole di quest’anno ad esempio, è probabilmente il meglio che il nostro cinema aveva da offrire ma si tratta di film i cui incassi impallidiscono nei confronti di un solo weekend di American Pie. Ecco i vincitori:
Miglior Film: Cesare deve Morire. Dei Fratelli Taviani. Vincitore anche dell’Orso d’oro al Festival Internazionale di Berlino.
Miglio Regista: Paolo e Vittorio Taviani
Migliore Attore Protagonista: Michel Piccoli (Habemus Papam)
Migliore attrice protagonista: Zhao Tao (Io sono li)
Migliore sceneggiatura: This must Be the Place (Paolo Sorrentino, Umberto Contarello)
La lista completa la trovate qui.