Saragozza ancora più strepitosa dopo l’Expo


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Siete mai stati a Saragozza prima dell’Expo?
Allora è il caso di andarci o di tornarci perchè se prima era l’affascinante città in cui lo scrittore Paolo Coelho ha ambientato uno dei suoi migliori libri, adesso è ancora più interessante grazie agli interventi urbanistici che uniscono tradizione e modernità.
Il risultato di questi lavori sono ben visibili e rendono Saragozza un polo strategico per gli affari spagnoli, grazie alla posizione geografica comoda, tra Barcellona, Madrid, Valencia e Bilbao.
Inoltre i collegamenti via treno e aereo sono stati migliorati, quindi niente scuse!
Già vista da lontano, nel suo insieme, Saragozza sembra incantata con le costruzioni che si estendono in lunghezza e altezza in prossimità del fiume Ebro. Proprio da qui suggerisco di non perdere la veduta da uno die 24 ponti e passerelle costruiti proprio per l’Expo e ammirare il Ponte del Millennio e il Canale Imperiale freschi freschi di ristrutturazione.

Nella piazza principale “Plaza de Nuestra Senora del Pilar” s’incontra il primo contrasto tra antichità mussulmana e romana e modernità. Tra la grande Basilica de Nuestra Señora del Pilar nel centro, la SEO cattedrale di San Salvador e le rovine delle mura romane ad ovest spicca l’insolita fontana a cascata, squadrata che nasconde stradine strette e accoglienti ricche di ristoranti e piccoli locali tipicamente spagnoli dove gustare ottima birra e grandi varietà di tapas.
Siamo nel cuore della città e già si vedono le tipiche statue di bronzo presenti un pò in tutta la Spagna. Mi colpisce la differenza con l’Italia. Le statue sembrano parte integrante del pubblico perchè rappresentano personaggi d’epoca che sembrano godersi la quiete del posto con le proprie posture rilassate a pochi metri dai tavolini del bar dove tanti turisti e cittadini si godono la luce calda dei pomeriggi spagnoli. L’architettura tipica della dominazione musulmana spicca in tutta la sua bellezza in questa piazza, soprattutto al tramonto e si capisce subito che Saragozza era la capitale di un regno deve l’arte, la musica e le scienze erano al centro della vita di corte.
Tra le novità, simbolo dell’Expo, la Torre dell’Acqua, una struttura di 76 metri d’altezza in cristallo che offre una vista mozzafiato sulla città. Pare che a breve sarà trasformata in museo, così come per il Padiglione Ponte, altro simbolo dell’Expo.
A Sargozza è possibile visitare anche l’Acquario Fluviale più grande d’Europa con 8000 metri quadrati dedicati ai fiumi più famosi del mondo.
A valorizzare il tutto parchi, piste ciclabili e illuminazione ad arte che trasmettono a questa località una veste fiabesca da non perdere.