Le storie nei volti di Mark Story


INTERAZIONI: 18
volto di un centenario
volto di un centenario

Avete mai notato che i volti degli anziani in foto risultano spesso più interessanti?
I giochi di luci e ombre delle sulle rughe sono come degli archivi storici, un immenso tesoro da scoprire.
Ho fotografato donne, bambini e paesaggi, ma gli anziani, sono un’altra storia.
Chi si è cimentato nella fotografia ritrattistica sa quanto può essere importante cogliere l’espressività che racconta al lettore la vera anima del soggetto immortalato.
Ecco perchè tra le fotografie più espressive ho trovato spesso volti di migliaia di persone assolutamente sconosciute, non donne e uomini belli e famosi dello spettacolo, non bambini sorridenti come nelle pubblicità, ma persone provenienti da tutto il mondo e legate da un unico comune denominatore, le rughe!

volto pluricentenario

Ho ritrovato questo concetto espresso in modo estremamente efficace nel progetto “The Face of Age” del fotografo Mark Story http://www.markstoryphotography.com/
Una dopo l’altro si susseguono ritratti fotografici in bianco e nero di tutte le etnie, molti dei quali appartengono a persone che hanno superato i cento anni e che esprimono il loro vissuto in ogni piega della pelle.
Per esperienza personale, posso dire che non è esattamente semplice fotografare gente di una certa età. Capita spesso che siano diffidenti; giustamente sono gelosi del tesoro di esperienze che portano dentro loro stessi.
C’è però un ottimo espediente: la parola. Si perché è chiaro che dopo una chiacchiera, un’apertura, una condivisione di pensieri, ci sia maggiore predisposizione a collaborare a lasciarsi andare a fidarsi di chi si ha di fronte.

primo piano

Ogni scatto è accompagnato da un commento in inglese che altro non è che un estratto della conversazione tra il soggetto ritratto e il fotografo, risultato di una relazione che l’artista ha sapientemente creato prima di realizzare gli scatti.
Probabilmente è proprio il lavoro portato avanti per creare un feeling tra due mondi, due epoche così diverse, che ha reso possibile un risultato così espressivo, frutto della raccolta fotografica di scatti realizzati dal 1987 al 2005.